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2014
Dal 2010 muoiono le Tortore dal collare a Faenza.
Dopo l'ultima denuncia del febbraio 2013, dove i proprietari della distilleria e
le amministrazioni si rimpallano le responsabilità, nulla è cambiato.
Continuano a morire le tortore nonostante il clima mite di questi ultimi giorni
del 2013.
Che succederà nel 2014 quando il gelo farà la sua parte?
Da più parti ci si insegna che viviamo in un ecosistema e l'equilibrio è frutto
del benessere o malessere di tutto il sistema. Perché allora se da 4 anni tocca
a loro morire devo pensare che a me non toccherà mai?
Le tortore sono il simbolo dell'innocenza, della fragilità, come le nostre
figlie preadolescenti, nipoti, compagne di banco, che stranamente si ammalano in
così grande percentuale di leucemia, solo a Faenza, così?
Sappiamo bene come le amministrazioni e la politica sono abili a fare leggi per
privilegiare al bene comune, gli interessi economici, vedi l'Ilva di Taranto.
A me non interessa sapere che è una battaglia persa in anticipo, ripeto a gran
voce che chi fa il fariseo, Qualcuno gli chiederà poi il conto delle sue azioni.
Vergogna! |
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2014
Continua nell'indifferenza la moria delle tortore. Il mio video è visibile su
YouTube
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2014
Ecco cosa
ghiottamente mangiano! |
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2013
l'anno dello scarico di responsabilità tra distilleria e amministrazione
comunale. Il video è visibile su
YouTube
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2013
A Febbraio
cadono come coriandoli! |
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2013
Guarda articolo 20/1/13
Guarda
articolo 22/1/13
Guarda
articolo 06/2/13 |
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2013
Situazione
vicino alla centrale Telecom, a fianco dell'ingresso autostradale. Per entrare
ho dovuto usare un badile per accatastare le tortore. |
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2013
Ho scitto al
Sindaco naturalmente inutilmente! |
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2013
tortore
sbranate da predatori |
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2013
Tortore sui
silos. Che dice la gente comune del posto?
"Crepano
perché mangiano troppo!" |
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2013
Grazie
tortore che morite per dirci che la nostra salute non ha prezzo! |
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2013
Ho contattato un responsabile della distilleria che afferma di essere seriamente
preoccupata. Si fanno carico dal 2011 di raccogliere le carcasse delle tortore
per mandato delle autorità competenti. hanno installato dei dissuasori acustici
per allontanare le tortore. Ora serve che l'Amministrazione Comunale conceda il
via per nuovi silos al fine di proteggere le sementi dalle tortore ma la
burocrazia lo impedisce. |
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2013
Il destino
per le tortore è segnato, per l'assessorato all'ambiente di Faenza per ora
possono continuare a morire! |
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2010
A dicembre 2010 inizia il caso della moria
delle tortore dal collare a Faenza. Il caso è subito amplificato dai media
e si concentra vicino alla distilleria di V.Granarolo,
nei pressi del casello autostradale, dove le tortore trovano cibo in abbondanza
nei semi della ditta. Inizia la raccolta delle carcasse e il
corpo forestale di Ravenna indaga. La moria viene imputata a concause, eccessiva
alimentazione di semi stoccati all'aperto della distilleria, condizione
atmosferiche sfavorevoli e proliferazione di virus. |
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Si arriva a raccogliere, ufficialmente, più di 5000 carcasse e il fenomeno della
moria degli uccelli, nel periodo, risulta diffuso nel mondo anche negli Usa e in
Svezia. Si ipotizzano cambiamenti geomagnetici e nubi tossiche provocate dal
risveglio undecennale del sole. |
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Il
problema della moria delle tortore è confinato prevalentemente nei dintorni di
una distilleria Faentina, sulle altre il fenomeno non si diffonde. In quella di
V.Granarolo sono stoccate grandi quantità di sementi a cielo aperto. Evidentemente essendo
la semente diversa ed anche la
provenienza, le ipotesi sulla moria si concentrano su cosa queste
sementi contengano e attirino le tortore. |
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La
distilleria, dove gravitano le tortore, è al centro di una grossa speculazione
sull'uso di terreni in Africa a prezzi irrisori, disboscano per produrre sementi
per i biodigestori, accordandosi con i
governanti locali, a discapito delle popolazioni indigene che si sono trovate
senza sostentamento alimentare. (Vedi servizio di presa diretta su Rai3). Inoltre questi
biodigestori sono una truffa per la comunità in quanto altamente inquinanti e
speculativi.
Leggi il comunicato stampa del WWF. |
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Dopo l'incontro del 22/02/2011, organizzato dal
WWF con il Prof. Giorgio Celli e la cittadinanza, sulla moria delle tortore,
quale segnale inequivocabile del degrado ambientale, resta il
mistero! Il Corpo Forestale dello Stato ha raccolto indizi, ed io sono stato
sentito, in merito ai disturbi accusati recandomi per lavoro, sul luogo della
moria. Ascolta cosa si è detto nella pubblica conferenza del 22/02/2011
vai nella sezione
documenti e
leggi l'eco della stampa. |
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Dopo l'interessamento del
Prof.Celli che ipotizzava l'uso di anticrittogamici nuovi e quindi privi di
verifiche ambientali, Le indagini sono state archiviate frettolosamente,
pochi giorni dopo a sua morte, con un nulla di
fatto. Tutti gli organi interessati AUSL, il Comune di Faenza
e il Corpo Forestale dello Stato, sono concordi nell'ipotesi di un caso isolato
di virus intestinale su quella particolare specie di tortore. |
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Il 4
luglio 2011, il corpo forestale dello stato, nella persona del comandante
provinciale Giampiero Andreatta, ha comunicato l'esito degli esami effettuati
nei laboratori degli Istituti di zooprofilassi del Veneto, Modena e Marche. "le
tortore non sono morte da sostanze chimiche ma dal paramyxovirus"
Leggi
l'articolo del Corriere Romagna del 5/7/11 |
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2011
UN ANNO DOPO
TORNANO A MORIRE LE TORTORE A FAENZA!!!
Il 30 dicembre 2011 ho
notato diverse decine di tortore morte, sotto gli alberi,
nei pressi della nuova rotonda del casello autostradale di
Faenza. la zona dista poche centinaia di metri dalla
distilleria di V.Granarolo che in passato venne presa di
mira per
stoccare semi indigesti per le tortore. Subito come socio del WWF ho segnalato
l'accaduto ai miei responsabili e ho avvertito la stampa.
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Articolo:
Il Resto del Carlino
Articolo:
Corriere Romagna del 3/01/2012
Articolo:
Corriere Romagna del 5/01/2012 |
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Ho raccolto diverse
informazioni: addetti della ditta mi avevano confermato, a settembre 2011, che le
morti sospette non erano mai cessate; a fine dicembre il
primo avvistamento di carcasse. Ho trovato un luogo dove le carcasse sono presenti in
ogni metro quadro. Questo perchè, da fonte certa mi era
stato detto che quotidianamente, delle ronde, da noi denominate "ronde della
morte", setacciavano due volte il
giorno le zone antistanti la ditta, raccogliendo in
sacchi le carcasse delle tortore. |
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Articolo:
Corriere Romagna del 11/01/2012
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Servivano le prove di questa
raccolta minuziosa, al fine di non destare nuovi sospetti sull'opinione
pubblica. Mi sono appostato di buon mattino e ho immortalato la raccolta,
inviando la documentazione ai Vigili Urbani e al Sindaco di Faenza, chiedendo
chiarimenti sulla raccolta, e se queste persone erano autorizzate e non
violavano la legge vigente.
Ora come allora chiediamo alle autorità competenti: se le
tortore sono sempre state usate, sin dall'antichità, come
strumento per testare il grado di salubrità dell'ambiente,
ora che muoiono in così grande quantità, cosa sta cambiando
nel nostro ambiente faentino e quanto siamo vicino alla
soglia di pericolo per gli esseri viventi?
Leggi
la risposta del Comune di Faenza. Tutto sotto controllo nulla di
anomalo è successo.
Il presidende del WWF di Faenza ha poi chiesto al Comune di Faenza i dati delle
raccolte quotidiane ma non ha mai avuto una risposta quantitativa.
Come mai poi la raccolta viene affidata proprio a chi sembra produrre la moria?
In Italia vige la regola che controlla chi dovrebbe essere controllato!!!
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Ecco
una ronda che attraversa il ponticello del Canale Naviglio e si dirige verso
l'ingresso della ditta.
Sono
poi state ritrovate decine
di carcasse di tortore, in giardini distanti anche 2 km
dalla ditta.
Leggi l'articolo del giornale
Il Resto del carlino.
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Su
Voyager è stato fatto un servizio completo sul perchè la strage degli uccelli
continua. E' stato postato anche su
YouTube
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