Ultimo aggiornamento 10 Marzo 2013 20.55
 
   
Moria di tortore dal collare a Faenza, la nostra salute è a rischio?

2014 Dal 2010 muoiono le Tortore dal collare a Faenza.
Dopo l'ultima denuncia del febbraio 2013, dove i proprietari della distilleria e le amministrazioni si rimpallano le responsabilità, nulla è cambiato.
Continuano a morire le tortore nonostante il clima mite di questi ultimi giorni del 2013.
Che succederà nel 2014 quando il gelo farà la sua parte?
Da più parti ci si insegna che viviamo in un ecosistema e l'equilibrio è frutto del benessere o malessere di tutto il sistema. Perché allora se da 4 anni tocca a loro morire devo pensare che a me non toccherà mai?
Le tortore sono il simbolo dell'innocenza, della fragilità, come le nostre figlie preadolescenti, nipoti, compagne di banco, che stranamente si ammalano in così grande percentuale di leucemia, solo a Faenza, così?
Sappiamo bene come le amministrazioni e la politica sono abili a fare leggi per privilegiare al bene comune, gli interessi economici, vedi l'Ilva di Taranto.
A me non interessa sapere che è una battaglia persa in anticipo, ripeto a gran voce che chi fa il fariseo, Qualcuno gli chiederà poi il conto delle sue azioni.
Vergogna!
 

2014 Continua nell'indifferenza la moria delle tortore. Il mio video è visibile su YouTube

2014 Ecco cosa ghiottamente  mangiano!
 

2013 l'anno dello scarico di responsabilità tra distilleria e amministrazione comunale. Il video è visibile su YouTube

2013 A Febbraio cadono come coriandoli!
2013

Guarda articolo 20/1/13

Guarda articolo 22/1/13

Guarda articolo 06/2/13

2013 Situazione vicino alla centrale Telecom, a fianco dell'ingresso autostradale. Per entrare ho dovuto usare un badile per accatastare le tortore.
2013 Ho scitto al Sindaco naturalmente inutilmente!
2013 tortore sbranate da predatori
2013 Tortore sui silos. Che dice la gente comune del posto?

"Crepano perché mangiano troppo!"

2013 Grazie tortore che morite per dirci che la nostra salute non ha prezzo!
2013 Ho contattato un responsabile della distilleria che afferma di essere seriamente preoccupata. Si fanno carico dal 2011 di raccogliere le carcasse delle tortore per mandato delle autorità competenti. hanno installato dei dissuasori acustici per allontanare le tortore. Ora serve che l'Amministrazione Comunale conceda il via per nuovi silos al fine di proteggere le sementi dalle tortore ma la burocrazia lo impedisce.
2013 Il destino per le tortore è segnato, per l'assessorato all'ambiente di Faenza per ora possono continuare a morire!
2010 A dicembre 2010 inizia il caso della moria delle tortore dal collare a Faenza.  Il caso è subito amplificato dai media e si concentra vicino alla distilleria di V.Granarolo, nei pressi del casello autostradale, dove le tortore trovano cibo in abbondanza nei semi della ditta. Inizia la raccolta delle carcasse e il corpo forestale di Ravenna indaga. La moria viene imputata a concause, eccessiva alimentazione di semi stoccati all'aperto della distilleria, condizione atmosferiche sfavorevoli e proliferazione di virus.
Si arriva a raccogliere, ufficialmente, più di 5000 carcasse e il fenomeno della moria degli uccelli, nel periodo, risulta diffuso nel mondo anche negli Usa e in Svezia. Si ipotizzano cambiamenti geomagnetici e nubi tossiche provocate dal risveglio undecennale del sole.
Il problema della moria delle tortore è confinato prevalentemente nei dintorni di una distilleria Faentina, sulle altre il fenomeno non si diffonde. In quella di V.Granarolo sono stoccate grandi quantità di sementi a cielo aperto.  Evidentemente essendo la semente diversa ed anche la provenienza, le ipotesi sulla moria si concentrano su cosa queste sementi contengano e attirino le tortore.
La distilleria, dove gravitano le tortore, è al centro di una grossa speculazione sull'uso di terreni in Africa a prezzi irrisori, disboscano per produrre sementi per i  biodigestori, accordandosi con i governanti locali, a discapito delle popolazioni indigene che si sono trovate senza sostentamento alimentare. (Vedi servizio di presa diretta su Rai3). Inoltre questi biodigestori sono una truffa per la comunità in quanto altamente inquinanti e speculativi. Leggi il comunicato stampa del WWF.
Dopo l'incontro del 22/02/2011, organizzato dal  WWF con il Prof. Giorgio Celli e la cittadinanza, sulla moria delle tortore, quale segnale inequivocabile del degrado ambientale, resta il mistero! Il Corpo Forestale dello Stato ha raccolto indizi, ed io sono stato sentito, in merito ai disturbi accusati recandomi per lavoro, sul luogo della moria.  Ascolta cosa si è detto nella pubblica conferenza del 22/02/2011 vai nella sezione documenti e leggi l'eco della stampa.
Dopo l'interessamento del Prof.Celli che ipotizzava l'uso di anticrittogamici nuovi e quindi privi di verifiche ambientali, Le indagini  sono state archiviate frettolosamente,  pochi giorni dopo  a sua morte, con un nulla di fatto. Tutti gli organi interessati AUSL, il Comune di Faenza e il Corpo Forestale dello Stato, sono concordi nell'ipotesi di un caso isolato di  virus intestinale su quella particolare specie di tortore.
Il 4 luglio 2011, il corpo forestale dello stato, nella persona del comandante provinciale Giampiero Andreatta, ha comunicato l'esito degli esami effettuati nei laboratori degli Istituti di zooprofilassi del Veneto, Modena e Marche. "le tortore non sono morte da sostanze chimiche ma dal paramyxovirus"

Leggi l'articolo del Corriere Romagna del 5/7/11

2011 UN ANNO DOPO TORNANO A MORIRE LE TORTORE A FAENZA!!!

Il 30 dicembre 2011 ho notato diverse decine di tortore morte, sotto gli alberi, nei pressi della nuova rotonda del casello autostradale di Faenza. la zona dista poche centinaia di metri dalla distilleria di V.Granarolo che in passato venne presa  di mira per stoccare semi indigesti per le tortore. Subito come socio del WWF ho segnalato l'accaduto ai miei responsabili e ho avvertito la stampa.

 

Articolo: Il Resto del Carlino

Articolo: Corriere Romagna del 3/01/2012

Articolo: Corriere Romagna del 5/01/2012

Ho raccolto diverse informazioni: addetti della ditta mi avevano confermato, a settembre 2011, che le morti sospette non erano mai cessate; a fine dicembre il primo avvistamento di carcasse.  Ho trovato un luogo dove le carcasse sono presenti in ogni metro quadro. Questo perchè, da fonte certa mi era stato detto che quotidianamente, delle ronde, da noi denominate "ronde della morte", setacciavano due volte il giorno le zone antistanti la ditta, raccogliendo in sacchi le carcasse delle tortore.
Articolo: Corriere Romagna del 11/01/2012

Servivano le prove di questa raccolta minuziosa, al fine di non destare nuovi sospetti sull'opinione pubblica. Mi sono appostato di buon mattino e ho immortalato la raccolta, inviando la documentazione ai Vigili Urbani e al Sindaco di Faenza, chiedendo chiarimenti sulla raccolta, e se queste persone erano autorizzate e non violavano la legge vigente. Ora come allora chiediamo alle autorità competenti: se le tortore sono sempre state usate, sin dall'antichità, come strumento per testare il grado di salubrità dell'ambiente, ora che muoiono in così grande quantità, cosa sta cambiando nel nostro ambiente faentino e quanto siamo vicino alla soglia di pericolo per gli esseri viventi?

Leggi la risposta del Comune di Faenza. Tutto sotto controllo nulla di anomalo è successo.

Il presidende del WWF di Faenza ha poi chiesto al Comune di Faenza i dati delle raccolte quotidiane ma non ha mai avuto una risposta quantitativa.

Come mai poi la raccolta viene affidata proprio a chi sembra produrre la moria?

In Italia vige la regola che controlla chi dovrebbe essere controllato!!!

Ecco una ronda che attraversa il ponticello del Canale Naviglio e si dirige verso l'ingresso della ditta.

Sono poi state ritrovate decine di carcasse di tortore, in giardini distanti anche 2 km dalla ditta.

Leggi l'articolo del giornale Il Resto del carlino.

 

 

Su Voyager è stato fatto un servizio completo sul perchè la strage degli uccelli continua. E' stato postato anche su YouTube